Sono tremendamente pigro perciò vi racconterò solo l’ inizio…
Nasco in un freddo giorno di dicembre del 1970 contemporaneamente all’uscita nelle sale di “Lo Chiamavano Trinità” entrambi sotto il segno del Sagittario. Ascendente?? Sagittario!!!
Mezzo uomo e mezzo cavallo che tira frecce con l’arco??
Inevitabile quindi che fin da bambino vada matto per i film western con i loro cavalieri erranti che sputano e sparano, bevono e barano.
Nell’ aprile del ’77 infatti, quando decido di andare per la prima volta da solo al cinema, scelgo un westerone classico intitolato: “L’ oro dei Mackenna”.
Nonostante un cast d’ eccezione (i grandissimi Omar Sharif, Eli Wallach, Telly Savalas…) il film, diciamocelo, non è un granchè. Trascurabile tanto quanto il suo protagonista, il noiosissimo Gregory Peck.
Ma io ho solo sei anni e sono talmente ipnotizzato da questa nuova avventura che, ignaro di tutto, vado dritto-dritto incontro al mio primo colpo di fulmine.
Fra i tanti personaggi maschili che giocano al Bene contro il Male c’è infatti anche un personaggio femminile interpretato da Julie Newmar (la futura Catwoman!!!) che non fatica ad attirare la mia attenzione.
Si tratta della squaw Hesh-Ke, una procace apache dagli occhi azzurri (!!!), completamente muta e selvaggia, che a metà film decide di fare un bagno nel fiume completamente nuda ( per fortuna il film NON era VM 14 ) e di segnare così indelebilmente la mia vita.
Esco dalla sala ovviamente ebbro, consapevole del fatto che il “cinema” sarà un argomento che presto dovrò approfondire.
E’ tutto inventato, si fa per scherzare.
Ma se volete conoscere la storia vera…contattatemi pure.
The End
Roberto De Vita, nasce a milano nel 1970, laureato in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2004.
Dal 1999 svolge l’attività di montatore cinematografico in ambito prevalentemente pubblicitario.
Nel 2002 monta il cortometraggio “Rosso Fango” di Paolo Ameli che nello stesso anno viene presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia mentre nel 2003 vince premi in molti festival internazionali tra i quali David di Donatello, Los Angeles Film Festival e il Best Editing Award al Rhode Island International Film Festival (RIIFF).
Nel 2019 per il cortometraggio “Mustang Blues” entra in nomination nella sezione best editing al Tokio Genre Celebration Festival
Usa Avid, Final Cut e Premiere
Parla italiano e inglese